La Masseria Murata Loreto Vecchio fu quindi annessa
"con tutti i tenimenti, gli uomini e le pertinenze"
alla casa abbaziale del monastero di Loreto.
STORIA
Il ritmo di vigne in filari e l'armonia del profumo del vino scandiscono la poesia dei terreni della Masseria Murata Loreto Vecchio da più di 8 secoli.
** Uno strumento notarile nel 1138 infatti, attesta che il podere era già coltivato a vigneto quando il conte Enrico, signore di Sarno e di Avellino, rinunciò al censo che gravava sul vigneto, appunto, a favore dell'Abbazia dei monaci Benedettini.
La Masseria Murata Loreto Vecchio fu quindi annessa "con tutti i tenimenti, gli uomini e le pertinenze" alla casa abbaziale del monastero di Loreto; la qualità e la quantità del vino prodotto nel podere dai monaci benedettini divennero negli anni tali da soddisfare non soltanto le esigenze del monastero; per lo storico Giordano infatti:
"...il medesimo monasterio...raccoglie di più vino non solo per uso suo, ma anco del monasterio di Montevergine e da pochi anni in qua ha cominciato a vendere in qualche notabile quantità...la vigna è tanto ben coltivata che ove prima non se ne raccoglievano più di 700 barrili di vino l'anno, al presente se ne raccoglino più di 2000".  


** Storia di Montevergine
di Giovanni Mongelli,
biblioteca del Loreto
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